Bilancio Squadre 2023: Intermarché – Circus – Wanty
La Intermarché – Circus – Wanty nel 2023 si è confermata capace di ritagliarsi il proprio spazio. La stagione, infatti, si è conclusa con un bottino di venti vittorie, quasi tutte raccolte nelle singole frazioni delle corse a tappe grazie ad attacchi da lontano o alla compattezza di un gruppo velocisti che ha saputo raccogliere qua e là ottime cose. Quello che manca in questa squadra priva di grandi nomi è indubbiamente un corridore capace di rimanere stabilmente nei piani alti delle classifiche generali dei grandi giri e quest’anno è stato molto scarno anche il bottino nelle grandi classiche complice la defaillance dell’uomo più atteso.
TOP
A dispetto dei suoi 37 anni, l’uomo che ha portato al team il maggior numero di successi, anche di spessore, è stato Rui Costa. Una scommessa vinta quella della formazione belga che ha deciso di ingaggiare l’esperto corridore portoghese dopo alcune stagioni sotto tono. L’ex campione del mondo ha comunque fatto capire di poter ancora dire la sua quando viene lasciato libero di fare la propria corsa, puntando soprattutto sull’esperienza nelle situazioni in cui si è trovato a dover gestire fughe da lontano. L’anno comincia subito bene con il successo al Trofeo Calvia all’esordio stagionale, seguito poco dopo dalla vittoria di una tappa e della classifica generale alla Volta Valenciana. I piazzamenti interessanti si susseguono, comunque, nella prima parte dell’anno, tra i quali spicca il quarto posto alle Strade Bianche. Il classe 1986 si presenta in ottima forma poi al Tour de France dove però fatica a ritagliarsi i propri spazi, ma si rifà con gli interessi alla Vuelta a España, dove riesce a conquistare la quindicesima frazione. Prima di salutare il team, poi, c’è ancora spazio per il successo alla Japan Cup, portando così in dote altri punti preziosi.
Tra le cose più positive del 2023 della squadra c’è poi l’ottimo lavoro fatto dal gruppo dei velocisti che si è mosso molto bene, raccogliendo un numero importante di vittorie e portando il team a giocarsi anche vittorie di prestigio. Il più vincente è stato il belga Gerben Thijssen, capace di imporsi a Gp Monseré, Bredene Koksjide Classic, Ronde van Limburg e Omloop van Heutland. Al di là dei successi tra i quali è mancato forse quello in una grande corsa, comunque, il classe 1998 è autore di un’altra stagione ricca di piazzamenti ottenuti lottando ad armi pari con alcuni dei più forti velocisti in gruppo. Oltre a lui hanno saputo vincere in volata anche l’italiano Niccolò Bonifazio al Giro di Sicilia, tenendo così parzialmente a galla una stagione complicata per lui, Mike Teunissen al Giro di Norvegia (e poi autore anche di una splendida prestazione nella frazione regina del Renewi Tour che gli è valsa il secondo successo stagionale), Hugo Page al Tour du Limousin (prima di ottenere buoni piazzamenti alla Vuelta in una stagione che era già partita molto bene con il bel secondo posto alla Cadel Road Race) e Madis Mihkels al Giro di Germania. Sono arrivati inoltre buoni piazzamenti anche ad Arne Marit, che al Giro dsi è spesso buttato nella mischia vivendo poi un bel finale di stagione che lo ha portato a concludere 18 volte nei primi dieci nell’anno, dimostrando di poter avere un interessante futuro davanti a sé.
Le vittorie sono arrivate poi anche grazie a Kobe Gossens, a segno in due prove della Challenge Mallorca, ma capace poi di ottenere buoni risultati anche nelle altre corse, e Georg Zimmerman che ha regalato grandissime emozioni con una lotta mozzafiato fino all’ultimo metro della sesta tappa del Giro del Delfinato con Mathieu Burgaudeau. Il tedesco è poi andato vicino a ripetersi al Tour de France sul traguardo di Issoire, battuto allo sprint dal solo Pello Bilbao, ma confermandosi un temibile cacciatore di tappe.
Pur senza vincere, Lorenzo Rota si è confermato anche quest’anno un corridore costante e affidabile, ottenendo numerosi piazzamenti che con quel pizzico di fortuna in più potevano tramutarsi in successi importanti, partendo dai campionati italiani conclusi in seconda posizione. Il 28enne bergamasco è ormai uno degli uomini di riferimento del team, pronto ovviamente anche a mettersi al servizio dei compagni a seconda degli scenari, capace di dare un importante contributo di punti UCI grazie alla sua presenza regolare nelle posizioni di vertice.
+++ Rui Costa
++ Gerben Thijssen
+ Georg Zimmerman
FLOP
Nonostante i due successi, la delusione maggiore è rappresentata forse da Biniam Girmay. La rivelazione della stagione 2022, in questo anno era atteso, infatti, alla consacrazione, ma le cose non sono andate come previsto soprattutto negli appuntamenti più importanti: classiche del Nord e Tour de France. L’eritreo, infatti, apre la stagione con una vittoria di tappa alla Volta Valenciana e alcuni buoni piazzamenti alla Tirreno – Adriatico, ma poi nelle corse di un giorno più importanti chiude sempre lontano dai primi. Desideroso di rilanciarsi nella seconda parte di stagione, il classe 2000 si impone con autorevolezza nella seconda tappa del Giro di Svizzera, mettendosi alle spalle Wout van Aert. Al Tour de France, però, il nativo di Asmara non si vede praticamente mai, fatta eccezione per il terzo posto ottenuto sul traguardo di Bordeaux. Nel finale di stagione colleziona poi alcuni interessanti piazzamenti in corse minori.
Anche dal nuovo innesto Lilian Calmejane la squadra si sarebbe potuta aspettare forse qualcosa in più, ma in realtà i risultati portati dal francese sono stati molto modesti, con qualche piazzamento sporadico in semiclassiche che non bastano a mitigare la delusione di una stagione senza acuti, che lo ha visto anche raramente in fuga, uno dei suoi marchi di fabbrica.
Pur vincitore ai campionati nazionali a crono per la settima volta in carriera, Rein Taramae è sembrato meno incisivo rispetto all’ultima annata e il suo unico risultato degno di nota è stato il quarto posto al Tour of Oman, vivendo nel complesso una stagione difficile, segnata soprattutto dai due ritiri a Giro e Vuelta, che erano le corse su cui puntava maggiormente. Stagione sottotono anche per Louis Meintjes, che ad eccezione dei piazzamenti a Giro di Sicilia e Giro del Delfinato non è riuscito a raccogliere molto, complice ovviamente anche la caduta al Tour de France, dove lottava per un piazzamento nei dieci con il suo consueto stile discreto.
Ci si aspettava sicuramente di più anche da Dion Smith, corridore completo che con la sua velocità e resistenza poteva essere uno di quei corridori presenti molto spesso nelle prime posizioni dell’ordine di arrivo, anche se non necessariamente vincendo. Raccoglie invece appena due top10 nel corso di una stagione nella quale poco si è visto, anche in termini di determinazione. Discorso ben diverso per Taco van der Hoorn, tra i più grintosi in gruppo, costretto quest’anno a fermarsi dopo il terribile incidente al Giro delle Fiandre nel quale ha riportato una commozione cerebrale che non gli ha più permesso di tornare alle corse da allora.
– Dion Smith
— Biniam Girmay
— Lilian Calmejane
Classifica UCI
II team belga ha chiuso la stagione al quattordicesimo posto della classifica UCI per squadre con 10492 punti e al tredicesimo per quanto riguarda le formazioni WorldTour. Nonostante il risultato non sia dei migliori, il team è comunque lontano dalla zona retrocessione che avverrà tra due anni.
CORRIDORE | NAZIONE | ETÀ | PUNTI |
---|---|---|---|
COSTA Rui |
POR
|
37 | 1634.88 |
THIJSSEN Gerben |
BEL
|
25 | 1210 |
ROTA Lorenzo |
ITA
|
28 | 984 |
ZIMMERMANN Georg |
GER
|
26 | 852 |
GIRMAY Biniam |
ERI
|
23 | 793 |
TEUNISSEN Mike |
NED
|
31 | 751 |
PAGE Hugo |
FRA
|
22 | 611.88 |
GOOSSENS Kobe |
BEL
|
27 | 482.88 |
MARIT Arne |
BEL
|
24 | 478 |
BYSTRØM Sven Erik |
NOR
|
31 | 385 |
MEINTJES Louis Du Bouisson |
RSA
|
31 | 334 |
REX Laurenz |
BEL
|
24 | 311 |
HERREGODTS Rune |
BEL
|
25 | 284.88 |
CALMEJANE Lilian |
FRA
|
31 | 260 |
MIHKELS Madis |
EST
|
20 | 247 |
TAARAMÄE Rein |
EST
|
36 | 233.88 |
PETILLI Simone |
ITA
|
30 | 171.88 |
SMITH Dion |
NZL
|
30 | 163 |
BONIFAZIO Niccolò |
ITA
|
30 | 154 |
VAN DER HOORN Taco |
NED
|
30 | 150 |
Miglior Momento
La vittoria di tappa di Rui Costa alla Vuelta a España è l’emblema del modo di correre del team vallone, che fa delle fughe dalla distanza e delle azioni in contropiede il suo marchio di fabbrica, non avendo i grandi nomi che possono rivaleggiare con i big. L’esperto corridore portoghese ha corso con grande intelligenza, confermandosi corridore scaltro e completo in una stagione in cui ha saputo rilanciarsi anche grazie alle qualità di un team che ha saputo dargli le giuste motivazioni nel corso dell’anno.
Bilancio Intermarché - Circus - Wanty
Volate - 6.7
Classiche - 6.1
GT - 5.9
6.2
Un solido gruppo di velocisti mette le fondamenta per una stagione in cui non sempre tutto riesce al meglio, ma che comunque vede il team sempre pronto a lottare su ogni traguardo, riuscendo alla fine a raccogliere alcuni risultati di spessore
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